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PRATO – Grande concerto domenica 17 novembre al Teatro Metastasio di Prato alle 20.30.
Sogni e favole io fingo… Sogno della mia vita è il corso intero – Omaggio a Pietro Metastasio prevede arie, duetti, sinfonie di Vivaldi, Pergolesi, Händel, Hasse, Paisiello, Mozart su testi di Pietro Metastasio
Dirige Simone Ori, Silvia Frigato soprano, Filippo Mineccia controtenore, sul palco la Camerata Strumentale di Prato
Coi suoi melodrammi Pietro Metastasio forgiò nella prima metà del Settecento un paradigma capace di imporsi immediatamente come sintesi perfetta fra poesia e musica. I suoi versi, intonati per più d’un secolo da tutti i compositori di teatro musicale, fecero della lingua italiana l’idioma della musica e degli affetti condiviso in ogni angolo d’Europa, da Londra a San Pietroburgo, da Madrid a Dresda.
Incoronato Poeta cesareo dal Sacro Romano Imperatore, Metastasio esercitò da Vienna un’influenza ineludibile su ogni letterato del suo tempo e impresse nell’immaginazione dei musicisti il senso della forma e del metro poetico messo al servizio di un costante richiamo alle finalità morali dell’arte. Le sue arie d’opera ci offrono un catalogo di umanità, ma anche di riflessioni sui doveri di ciascuno, ispirate agli exempla virtutum della storia antica, magistra vitae.
Il concerto propone un percorso che dai più celebri compositori della prima metà del Settecento, Vivaldi, Haendel, Pergolesi, muove verso il gusto neoclassico rappresentato da Gluck e Paisiello e culmina nella seconda metà del secolo con l’arte di Mozart. Fin dalla più tenera età egli s’era nutrito dei drammi di Metastasio e nel nome del poeta romano offrirà al mondo, nell’ultimo anno di vita, la sintesi suprema del classicismo in musica con La clemenza di Tito (1791). L’opera fu composta per celebrare l’incoronazione a Re di Boemia dell’Imperatore Leopoldo II, lo stesso che col nome di Pietro Leopoldo e col suo governo illuminato aveva fatto della Toscana il più civile e moderno degli stati europei.
Le voci di due specialisti della musica settecentesca quali il soprano Silvia Frigato e il controtenore Filippo Mineccia sono guidate dalla competenza stilistica di un direttore d’orchestra pratese, Simone Ori, che è cresciuto nella propria consapevolezza artistica collaborando con la Camerata Strumentale, con la quale ha da sempre un rapporto privilegiato.
Il concerto celebrativo di Pietro Metastasio, ispirato e ospitato dal teatro che porta il suo nome, offre al pubblico anche l’opportunità di ascoltare, per la prima volta in tempi moderni, un prezioso duetto tratto dall’Antigono di Giovanni Paisiello (Napoli, 1785).
Programma
Vivaldi: Olimpiade, Sinfonia
Pergolesi: Olimpiade «Se cerca,se dice»
Vivaldi: Olimpiade, Sinfonia
Pergolesi: Adriano in Siria «Lieto così talvolta»
Handel: Poro re dell’Indie HWV 28 Duetto «Se mai turbi il mio riposo»
Hasse: «Se resto sul lido», Didone abbandonata
Mozart: Il sogno di Scipione K. 126 Sinfonia
Paisiello: Antigono, Duetto «Ch’io fugga… Non temer non sono amante», prima esecuzione in tempi moderni
Mozart: Re pastore K. 208 «L’amerò sarò costante»
Mozart: La Betulia liberata K. 118 «Parto inerme»
Mozart: «Misera dove son…Ah non son io che parlo» K.369
Mozart: La clemenza di Tito K. 621, «Ah perdona al primo affetto»
Alle 18, al Ridotto del teatro, conferenza con Carlo Sisi e Alberto Batisti a ingresso libero. Carlo Sisi, illustre storico dell’arte e presidente dell’Accademia di belle arti di Firenze, insieme ad Alberto Batisti, storico della musica e direttore artistico della Camerata Ssrumentale di Prato, tratteggeranno un ritratto del grande poeta a cui è intitolato il teatro Metastasio, ricostruendo il suo ruolo centrale nella cultura, nel pensiero e nelle arti del Secolo dei Lumi.
Prezzi biglietti: posto unico intero 20 euro, ridotto convenzioni, soci Coop, over 65 e abbonati prosa 15 euro, ridotto under 25 e gruppi organizzati 13 euro.