Dragons Prato – Sancat 92-86
DRAGONS: Manfredini 30, Marini 2, Banchelli, Magni 10, Staino 3, Berni 7, Rosati, Salvadori 9, Pacini 2, Iardella 16, Settesoldi, Bruni 13. Coach: Pinelli.
SANCAT: Pracchia 14, Camiciottioli, Matichecchia 7, Mariani, Baldasseroni 18, Caccavale 12, Berti 6, Menchini, Brogi 6, Degl’Innocenti 6, Pinarelli 17, Caselli. Coach: Calamai.
ARBITRI: Barbanti di Livorno e Benenati di Cecina.
PRATO – Serata tutta dedicata al decano della pallacanestro pratese Marco Masi (il funerale martedì alle 10 alla Resurrezione) che ci ha lasciato e che è stato celebrato nel migliore dei modi con una vittoria netta (aldilà del punteggio finale) per 92-86 contro Sancat Firenze che all’andata vinse di 5.
Minuto di raccoglimento (in rigoroso silenzio assoluto con l’applauso partito solo alla fine) prima della partita e maglia listata a lutto in casa Dragons con grande commozione di tutti i presenti alle Toscanini: Marco Pinelli prima della palla a due ha collocato una maglia Dragons nella sedia a bordo campo di solito occupata da ‘nonno’ Masi.
Smecca non è fra i convocati per problemi fisici. Berti mette a segno il primo canestro della gara da tre, subito pareggiato da quello di Iardella (che subisce pure fallo e segna il supplementare dalla lunetta). I due sono gli assoluti protagonisti dal perimetro nei primi minuti (poi Berti sarà limitato nei successivi 15 minuti). Sancat prova a scappare (8-14 a metà primo quarto) ma i Dragons non ne vogliono sapere di stare sotto (21-21 al 10′). Ritmi sostenuti che Prato tiene anche al rientro in campo, portandosi sul 31-25 al 13′ con un Iardella incontenibile. Berni e Manfredini (19 punti) trascinano i lanieri verso un intervallo straordinario dal punto di vista realizzativo (57-40 a metà gara con 12/14 ai liberi).
Al rientro in campo Prato è sempre saldamente avanti (65-46 al 25′). A dieci dal termine, eloquente il punteggio: 78-59 (30′). Nel finale, i tifosi hanno intonato il coro: “nonno Masi”, come d’altronde hanno urlato i giocatori intorno a coach Pinelli al termine di ogni time-out. Nell’ultimo quarto, Sancat brava a reagire, tanto da portarsi a -8 a 5′ dalla sirena (82-74) nonostante Baldasseroni caricato di falli e tenuto in panchina. Decisivo poi il canestro con fallo di Manfredini autore di una penetrazione vincente che ha praticamente chiuso (laddove ce ne fosse stato bisogno) la gara, terminata comunque con un altro graffio dei fiorentini (92-86) e con il canestro di Bruni allo scadere che ha permesso di ribaltare la differenza canestri.
“Devo partire da ‘nonno’ Marco Masi – dice coach Pinelli – Sono felice ed orgoglioso di averlo conosciuto, persona dal grande spessore umano e col quale 15 anni fa ho iniziato un percorso straordinario, consolidandosi una amicizia che è diventata familiare. Rappresentava le radici della nostra appartenenza e sulla base della quale abbiamo preso i riferimenti morali di pratesità. Perché lui incarnava la pratesità, lo dimostrano le testimonianze d’affetto che ci sono arrivate dopo la notizia della sua morte. Il lunedì continuerò a prendere il classico caffé immaginandomelo accanto a me a parlare di come stanno tutti i ragazzi della nostra family”.
”È stata una settimana difficile (mancava Smecca, ndr) – prosegue Pinelli – il gruppo ha fatto un extra sforzo e nonostante la differenza di età fra la nostra e quella del Sancat siamo stati bravi da metà primo quarto a metà dell’ultimo a giocare sopra ritmo in modo splendido. Il calo fisiologico ci può stare, qualche tiro non è entrato per poco altrimenti il vantaggio sarebbe stato consistente anche alla fine. Detto ciò è chiaro che l’ultimo quarto non mi sia piaciuto ma il calo ci poteva stare vista la settimana, difficile anche perché vogliamo dedicare questa vittoria pure a Virgilio Mercogliano dello staff tecnico che in settimana ha perso la mamma e dunque anche questa notizia sommata alle altre ha reso tutto molto complicato”.
Chiude capitan Milo Staino: “Abbiamo modificato l’urlo della prima squadra e di tutte le giovanili nei time-out, dedicandolo al nostro nonno Marco Masi. È giusto ricordarlo e dedicare questa vittoria e questo momento. E’ stata una partita difficile, l’avevo detto in settimana nella presentazione. Abbiamo fatto sfuriare Sancat all’inizio e sono venuti fuori dei fantasmi del passato, ma siamo poi riusciti a sbloccarci. Manfredini è stato devastante, loro si sono aperti, ci sono entrati dei tiri difficili ed abbiamo fatto un terzo quarto di fame. Poi in fondo, ci siamo rilassati, Sancat si è messa a far canestro ma alla fine meno male che il professore col suo alley-oop l’ha messa dentro consentendoci di ribaltare anche la differenza canestri visto che all’andata avevamo perso di 5 e qui abbiamo vinto di sei”.