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VERNIO – Terzo ed ultimo appuntamento per La Storia partecipata, progetto promosso dal Comune di Vernio e a cura della Fondazione Cdse con il coordinamento di Annalisa Marchi che sta riscuotendo grande successo.
All’incontro di Cavarzano del 19 agosto in 70 hanno assistito al pomeriggio di letture teatralizzate con scene di vita quotidiana nel contesto di processi sociali in atto fra Ottocento e Novecento.
Venerdì 23 agosto alle 21.15, stavolta a San Quirico, nell’ambito del programma di Apriti Chiostro, l’ultima tappa della tournèe storica 2024 vede protagonista il borgo nato sotto la Rocca dei conti Bardi, con i luoghi del potere ben distinti, il Casone e l’Oratorio e l’agglomerato dove si svolgeva la vita popolare. Un ritratto che prende avvio dalla fine del Settecento per raccontare di una realtà artigiana di buon livello, di famiglie emergenti e dei movimenti popolari dell’epoca, per passare poi alle trasformazioni introdotte subito dopo l’Unità d’Italia e ai risvolti del fatto di sangue che nel 1879 ebbe come vittima Pietro Toccafondi di Ceraio, uomo del Municipio.
Da appena un anno il pratese Brunetto Calamai aveva trasformato la vecchia polveriera di epoca feudale nel primo impianto di lana rigenerata a Vernio, aprendo la strada per esperienze di imprenditoria tessile piccole ma significative. Come i fratelli Lucarini che, si diceva nella voce popolare, “fanno viaggiare le macchine anche se le un vanno”, come testimonia Elisabetta Lucarini, una loro discendente, che di recente ha portato a termine una ricerca a carattere familiare.
Tante curiosità e notizie inedite che riguardano anche la realtà sociale di San Quirico: dalla nascita della prima Società di Mutuo Soccorso a Vernio alla mitica Cooperativa Sempre Avanti, nell’intreccio che nasce attorno al 1920 con l’epopea della costruzione della ferrovia direttissima Firenze-Bologna, cui viene dedicata particolare.
Storia e storie, dunque, fra personaggi, come il giovane e brillante Capinera, e vicende raccontate soprattutto dalle immagini d’epoca, alcune delle quali sono emerse dalla ricerca via social delle più belle immagini di Vernio di Luciano Lucarini. Un modo anche questo per sottolineare, ancora una volta, il livello partecipativo in ambito storico che caratterizza la Val di Bisenzio, a quarant’anni ormai compiuti dalla nascita de L’Immagine Ritrovata, ad opera di Annalisa Marchi e Luana Cangioli.